Venturelli Valter
Valter Venturelli (30 dicembre 1943 Baite di Prabina – Bagnolo Piemonte)
Di famiglia antifascista e comunista, Valter Venturelli, classe 1924, decise di andare in banda già a novembre del 1943, assumendo il nome di battaglia «Aldo». Si aggregò ai garibaldini del battaglione «Carlo Pisacane», che avevano le proprie basi sopra Bagnolo Piemonte.
Il 30 dicembre 1943, nel quadro di una vasta operazione militare, i partigiani si organizzarono per resistere avendo a disposizione una temibile Breda dalla lunga gittata e dal tiro preciso. Al segnale convenuto, il giovane aprì un intenso fuoco contro i tedeschi che salivano verso Prabina: «parecchi – narrerà Petralia nelle proprie memorie – li vedemmo cadere; altri, sorpresi e smarriti, corsero a ripararsi».
Venturelli aveva il compito di provvedere i proiettili alla mitragliatrice. Per tre ore i rastrellatori non riuscirono ad avanzare, ma fu proprio per approvvigionare la mitragliatrice che Valter Venturelli fu colpito a morte da una sventagliata.
A Valter Venturelli sarà intitolato un distaccamento della 105a brigata garibaldina, il cui nucleo costitutivo era il battaglione «Carlo Pisacane». Porterà il nome di Venturelli anche la Squadra d’azione patriottica (Sap) operante a Montanaro.
Il 20 giugno 1966 Valter Venturelli fu insignito dalla croce di guerra al valor militare da Giuseppe Saragat, il presidente della Repubblica italiana. Questa la motivazione: «Nel corso di un rastrellamento nemico, dopo aver resistito per più ore all’avversario preponderante, con il fuoco della sua mitragliatrice, al fine di proteggere il ripiegamento dei commilitoni, colpito a morte, cadeva […] ».