Due pietre d’inciampo a Settimo Torinese

Giovedì 27 gennaio abbiamo collocato due «pietre d’inciampo» in memoria di Carlo Mazzi e Domenico Rossato, entrambi arrestati a Settimo Torinese per attività antifascista e morti a Gusen, un sottocampo di Mauthausen, nel 1944.

https://www.anpisettimotorinese.it/27-gennaio-2022-giorno-della-memoria/


Carlo Mazzi, chimico della Farmaceutici Italia, è ricordato dalla «pietra d’inciampo» posta in via Schiapparelli 2, in prossimità dell’ingresso dello stabilimento Olon.

Olon – via Schiapparelli 2, Settimo Torinese.

 

 

 

 

 

 

 

 

La «pietra d’inciampo» per Domenico Rossato, operaio alle Fonderie Cravetto, ha trovato posto in prossimità della sua ultima abitazione, il civico 2 di via Cesare Battisti.

Via Cesare Battisti 2, Settimo Torinese.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le targhe di ottone poste nel selciato davanti al luogo di lavoro di Carlo Mazzi e davanti all’ultima abitazione di Domenico Rossato, recando il nome, la data di arresto, il luogo e la data di morte, ci aiuteranno a ricordarne i nomi e la storia personale.

Così tutte le pietre d’inciampo, ormai a migliaia nelle strade di numerosi Paesi europei, servono a ricordare le persone deportate nei campi di sterminio e concentramento nazisti e mai tornate, perché uccise o morte di fatica, di malattia e di stenti, per restituire il nome e la storia a chi veniva contrassegnato con un numero tatuato sul braccio.

 

 

Anche a Settimo Torinese, ci sono state persone arrestate, deportate e uccise. Proprio nell’ambiente del “fabbricone”, il grande stabilimento della Farmaceutici Italia, come da sempre lo chiamava la gente di Settimo Torinese, ben prima che il regime si dissolvesse il 25 luglio 1943, già operava un gruppo di oppositori al fascismo.


Il primo che ci parla di questa attività antifascista e ci racconta la storia di Carlo Mazzi e dell’amico e compagno Domenico Rossato, è Giovanni Boccardo, classe 1920, anch’egli dipendente della Farmaceutici Italia, il partigiano Vinicio che, con le sue memorie, ci ha permesso di conoscere i protagonisti della Resistenza a Settimo Torinese quando, dopo l’armistizio e l’occupazione tedesca, s’intensificò l’attività di opposizione al fascismo, e delle circostanze nelle quali vennero arrestati e deportati Carlo Mazzi e Domenico Rossato.

 

 

Il 27 gennaio erano con noi la figlia Silvia Mazzi e le nipoti Laura e Giuliana, i nipoti di Domenico Rossato, Gian Michele e Samantha con le loro famiglie.
Gli studenti di due classi della scuola media «G. Matteotti», accompagnati con le professoresse Daniela Zambelli e Carolina D’Avino e gli studenti del Centro Enaip, con la professoressa Maria Sabatino e il dirigente scolastico dott. Ezio Bertolotto, ci hanno aiutato a riflettere sul tema della deportazione nel lager nazisti.
Presenti inoltre il dott. Francesco Romisondo e la dott.ssa Laura Coppi per la Olon (alla quale si deve la concessione del suolo per la collocazione della Pietra in memoria di Carlo Mazzi), numerosi dipendenti, la delegazione delle RSU e la segretaria della Camera del Lavoro di Settimo, le delegazioni di diverse Associazioni, la sindaca Elena Piastra e la Presidente del Consiglio Comunale Carmen Vizzari, accompagnate dal gonfalone della Città, numerosi cittadini.

Cerimonia in memoria di Carlo Mazzi

 

Cerimonia in memoria di Domenico Rossato

 

La posa delle pietre ad opera del sig. Aldo Balducci

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